In questa ristretta area geografica, che conta circa 70 mila ettari di superficie, che si produce uno dei vini più conosciuti ed apprezzati al mondo, il vino Chianti Classico. Un vino prodotto fin dai tempi degli Etruschi ed usato come pregiata merce di scambio già nel XVII secolo. Sin dal XIII secolo questa zona della Toscana venne identificata come territorio vinicolo denominato Chianti e i suoi confini furono determinati con un editto del Granduca Cosimo III de' Medici nel 1716. Ciò che distingue il Chianti Classico dagli altri vini del Chianti è l'inconfondibile etichetta rosa con il simbolo del Gallo Nero su sfondo oro. Questa particolare etichetta rappresenta il Consorzio Vino Chianti Classico, nato nel 1924 per tutelare questo vino e la sua denominazione.
Il Gallo nero e la sua leggenda: Il simbolo del Chianti Classico è un Gallo Nero, dal 2013, su uno sfondo bianco incorniciato da cerchio color bordeaux..
La leggenda
narra che per porre fine alle loro dispute nel corso del XIII secolo,
Firenze e Siena decisero di fare una gara molto particolare: il punto
d'incontro tra due cavalieri partiti al canto del gallo rispettivamente
da Firenze e da Siena, avrebbe segnato il confine dei rispettivi
territori. I Fiorentini scelsero un galletto nero e si narra che lo
tennero a digiuno e al buio per qualche giorno prima della gara,
cosicchè quando venne liberato cantò molto prima dell'alba permettendo
al cavaliere fiorentino di arrivare più lontano. Il confine fu infatti
fissato a meno di 20 km dalle mura di Siena. Da allora il Gallo Nero fu
adottato dalla Lega del Chianti prima e poi dal Consorzio Vino Chianti
Classico come simbolo di questo pregiato vino.
Il Chianti Classico si estende tra le province di Firenze e Siena e include soltanto 14 comuni:tutto il territorio dei comuni di Greve in Chianti, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti, e parte del territorio dei comuni di Barberino Val d'Elsa, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa in provincia di Firenze, e dei comuni di Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi in provincia di Siena.
Il tempo di percorrenza in auto per effettuare l'intero itinerario, a partire da nord, Greve in Chianti (12 km dal Podere Greve) o da sud, Castelnuovo Berardenga (senza fermate intermedie), è di circa 2 ore, per cui, anche se includete qualche stop per fare delle foto o visitare i luoghi che più vi interessano, è fattibile dalla mattina alla sera.
Tuttavia, data la bellezza dei luoghi, per chi possiede più tempo da dedicare alla scoperta del Chianti, consigliamo di dividere il percorso di visita su più giorni, magari per i più audaci e sportivi noleggiando un bicicletta e percorrendo parte delle strade bianche tipiche di questi luoghi. Con più tempo potrete visitare i mercati settimanali, oppure uno dei tanti musei e chiese che trovate durante il tragitto. Importante anche controllare il calendario degli eventi locali, ci potrebbe essere qualcosa di speciale ed interessante - come i festival del vino, le sagre di paese, le feste di stagione e molto altro ancora. L'ideale sarebbe prendersi tutto il tempo necessario per percorrere le meravigliose stradine di campagna che caratterizzano il paesaggio e fermarsi di tanto in tanto, soprattutto quando si vedono i cartelli con su scritto “vendita diretta”: oltre ai vini, troverete specialità locali da assaggiare e comprare come souvenir del vostro soggiorno.
La storia del Chianti classico, in Toscana, nasce 300 anni fa. Era il 24 settembre 1716 quando il granduca di Toscana Cosimo III De Medici delimitò, con un emendamento, i confini del territorio in cui veniva prodotto uno dei vini più amati ed apprezzati al mondo: il Chianti Classico. Si trattò di un riconoscimento importante per tutti coloro che avevano sempre creduto nella altissima qualità del prodotto e che hanno contribuito, nel corso degli anni, alla sua valorizzazione. Riconoscimenti a livello mondiale hanno caratterizzato i 300 anni di storia di un vino che, prodotto nei vigneti tra Firenze e Siena, ha conquistato a poco a poco un pubblico sempre più ampio.
Il Chianti Classico è un vino DOCG, tra i riconoscimenti più prestigiosi per i vini italiani, unico nel suo genere e dalle precise caratteristiche. Infatti, non basta che un vino sia prodotto nel Chianti perché ottenga la denominazione "Classico". Il disciplinare prevede che debba essere composto allo 80% di Sangiovese, vitigno tipico di questa zona, e il restante 20% è a discrezione del produttore che generalmente usa vitigni come il Canaiolo e il Colorino, Cabernet Sauvignon e il Merlot, giusto per citarne alcuni.Altri elementi caratteristici di questo vino sono il colore rosso rubino vivace, un odore di mammole ed un sapore asciutto, sapido ed armonico, oltre ad una gradazione alcolica minima di 12 gradi. Le uve migliori del Sangiovese vengono invece destinate alla produzione di Chianti Classico Riserva, vino particolarmente pregiato dal colore rosso rubino intenso con un invecchiamento minimo obbligatorio di 24 mesi, di cui almeno 3 in bottiglia ed una gradazione alcolica minima di 12,5 gradi. Dal 2014, è stata introdotta una nuova categoria di Chianti Classico: la Gran Selezione. Si tratta di un vino prodotto da uve di esclusiva pertinenza aziendale, coltivate nei vigneti più vocati e con regole ancor più severe rispetto a quelle del Chianti Classico, che lo rendono un vino di grande pregio, un nuovo punto di riferimento nel panorama enologico internazionale. Per poter ottenere questa denominazione, il vino deve superare un test di idoneità condotto soltanto in laboratori autorizzati, prima di esser approvato da una specifica commissione.
MONTEFIORALLE (Prov. di Firenze): situato sopra Greve in Chianti, raggiungibile in pochi minuti di auto. Come tutti i borghi del Chianti nasce come avamposto militare. A testimoniare tutto ciò, il piccolo borgo fortificato di Montefioralle, che un tempo si chiamava Monteficalle, per le piante di fichi che crescevano intorno al castello. Esso si trova arroccato e immerso nelle colline a due chilometri dal centro di Greve in Chianti. Qui è nato Amerigo Vespucci il primo esploratore italiano e qui anche le pietre trasudano la storia passata, questo è uno dei borghi più belli della Toscana e d’Italia, tra vicoli di pietra, antiche case e panorami da sogno, questo borgo si sviluppa tutto intorno al castello, di cui è rimasto la cerchia di mura e alcuni resti di torri.
CASTELLO DI VERRAZZANO (Prov. Firenze): Si
trova vicino a Greve in Chianti, alcuni km prima di arrivare al paese
lungo la via Chiantigiana. Merita sicuramente una visita. Inizialmente
insediamento Etrusco e poi Romano, ha mantenuto pressoché inalterati i
suoi confini da circa 1000 anni, rendendolo un avamposto stabile in una
terra segnata da secoli di lotte familiari e politiche. A Verrazzano la
tradizione del vino è molto antica. I vigneti e gli oliveti della
proprietà sono descritti in un manoscritto del 1150 della Badia di
Passignano (erroneamente riportato “1170”). Nel
VII secolo il Castello divenne proprietà della famiglia Verrazzano e
qui nel 1485 nacque il navigatore Gioanni da Verrazzano, scopritore
della baia dell’odierna New York e della maggior parte della costa Est
degli attuali Stati Uniti. A New York si trova il famoso ponte (The
Verrazano) sospeso tra Brooklyn e Staten Island a lui intitolato nel 1964. nel 1964.
PANZANO IN CHIANTI (Prov. Firenze): A pochi chilometri da Greve in direzione Siena, si trova Panzano, popoloso paese del Chianti. Sin dal XII secolo Panzano ha svolto un ruolo importante nella difesa dei territori di Firenze. Il Castello di Panzano fu infatti un'importante baluardo a difesa della Repubblica di Firenze nelle guerre tra Firenze e Siena. Del Castello rimangono evidenti tracce nel borgo antico, dominato oggi dalla Chiesa di S. Maria, risalente al 1200, ma completamente ricostruita nel 1800 secondo lo stile neoclassico. E' piacevole passeggiare per il borgo antico e respirare l'aria dei tempi andati e soffermarsi nella piazzetta principale a bere un bicchiere di vino. Infatti a Panzano ci sono alcune enoteche e ristoranti che offrono degustazioni di vino e prodotti tipici. In più c'è l'Antica Macelleria Cecchini, famosa per l'ottima bistecca alla fiorentina, che viene tagliata decantando la Divina Commedia.
CASTELLINA IN CHIANTI (Prov.Siena): Proseguendo verso Siena si trova Castellina in Chianti, le cui origini sono antichissime, come testimonia le tombe etrusche di Montecalvario.
La posizione favorevole all'incrocio di quattro zone del Chianti rese
questa città un'importante capoluogo strategico e militare tra Firenze e
Siena. A testimonianza di questa funzione resta oggi l'imponente Rocca che domina la piazza centrale e il suggestivo camminamento di Via delle Volte che attraversa il borgo e offre scorci sul panorama mozzafiato. Passeggiando per la città potrai, inoltre, ammirare bei palazzi signorili appartenuti ad importanti famiglie senesi e fiorentine. Da vedere anche la Chiesa di S. Salvatore
ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale ma che custodisce al suo
interno un bellissimo affresco tardo trecentesco di un maestro toscano.
Sicuramente merita una visita anche il Museo Archeologico del Chianti Senese, che ripercorre l'antica storia di questa zona e conserva i reperti etruschi di Montecalvario. A Castellina potrete ovviamente degustare i vini in una delle molte enoteche del borgo e assaporare l'arte norcina del Chianti
che produce salumi dal sapore indimenticabile.
TORRINO DI MECHELANGELO:
La casa rimane proprietà dei Buonarroti dal 1549 (anno in cui Michelangelo l’acquista) al 1867, quando Leonardo, l’erede del celebre artista, vende l’edificio. Percorrendo la strada che da Piazza conduce a San Donato in Poggio, nei pressi del confine tra le province di Siena e Firenze e addentrandosi in mezzo a vigneti e uliveti, si scorge una bella casa dalla tipologia a torre. Ebbene questa splendida magione oggi in vendita al prezzo di oltre 7,5 milioni di euro è appartenuta al celebre Michelangelo. La casa rimane proprietà dei Buonarroti dal 1549 (anno in cui Michelangelo l’acquista) al 1867, quando Leonardo, l’erede del celebre artista, vende l’edificio.
CASTELLO DI ALBOLA: Splendida tenuta vinicola di origine medievale, il castello di Albola si trova nel comune di Radda in Chianti, in provincia di Siena. E' possibile visitare il castello e le sue cantine
GAIOLE IN CHIANTI (Prov. Siena): Non lontano da Radda si trova il paese di Gaiole in Chianti,
le cui origini risalgono al Medioevo. Gaiole per la sua posizione a
metà strada tra il Chianti e il Valdarno era diventato un'importante
luogo di mercato dei vari castelli circostanti. Ancora Gaiole ricopre un
ruolo importante nella zona, in quanto di grande attrazione turistica.
Infatti sono molti gli agriturismi, le enoteche e le fattorie che
offrono i loro prodotti e la loro ospitalità. Intorno a Gaiole sono rimasti alcuni castelli e rocce fortificate che meritano una visita come ad esempio il Castello di Vertine, il Castello di Meleto, la Pieve di Spaltenna o il Castello di Brolio oggi dimore per i tuoi soggiorni nel Chianti e per degustare i loro prodotti.
CASTELLO DI BROLIO: Il
castello di Brolio si trova in località Brolio, nei pressi di San
Regolo, nel comune di Gaiole in Chianti, in provincia di Siena. E' patrimonio della famiglia nobile fiorentina dei Ricasoli.
CASTELLO DI MELETO: Il castello di Meleto è una dimora signorile situata nel comune di Gaiole in Chianti. Il castello si presenta ancora con
un'impostazione di tipo
militare. Ha una forma a quadrilatero irregolare con al centro la torre
del cassero. Grandi lavori vennero effettuati dopo il 1480 quando
vennero realizzate le due possenti torri cilindriche bastionate poste ai
margini meridionali, i più esposti in caso di assedio. A quel tempo
risalgono anche i ballatoi in mattoni provvisti ancora di beccatelli
posti agli angoli settentrionali. L'interno del castello presenta molte
sale arredate e affrescate secondo il gusto settecentesco. Di notevole
interesse è il teatrino posto in una sala a cui si accede dal cortile
interno. Conserva oltre al palcoscenico sette scenografie originali del
settecento.
CANTINE ANTINORI (Prov. di Firenze): gli appassionati di vino e di architettura moderna, non possono lasciare il Chianti, senza una visita ad una delle cantine vinicole più spettacolari d'Italia, tra architettura, design e passione enologica. La celebre Cantina Antinori al Bargino, nel Chianti Classico. Ultimata
nell'ottobre 2012 dopo 7 anni di lavoro, la nuova sede è un immenso
spazio multifunzionale che sembra mimetizzarsi tra le viti e le colline
circostanti, celebrandone forme e insenature. Un omaggio alla terra di
origine degli Antinori, ma soprattutto un progetto che ne sancisce il legame, appositamente pensato dallo studio milanese Archea Associati in collaborazione con il Marchese Piero Antinori e
le sue figlie.Partendo proprio dall'intreccio tra azienda e territorio,
è stata immaginata una struttura che si fonde con la terra, assumendone
il colore ed estendendosi orizzontalmente, anche sotto il livello del
suolo. I materiali di costruzione, come il cotto, il legno, il corten e
il vetro, seguono la stessa filosofia, caratterizzandosi per la propria
connessione con la natura e la terra. Una connessione tale da rendere la
struttura quasi invisibile dall'esterno, se non fosse per due fenditure
orizzontali e per la scala elicoidale che collega i tre piani
dell'edificio. Tutto intorno crescono i vigneti, coltivati con la
varietà tipica del Chianti Classico, il Sangiovese, oltre al Canaiolo, il Ciliegiolo, il Colorino, la Malvasia nera e il Mammolo. Negli
spazi interrati, l'ingresso della luce è permesso da alcuni tagli nel
terreno, che rivelano gli interni dell'edificio. Un macrocosmo di spazi e
attività che oltre ad accogliere la cantina e le sue barriques ospita
gli uffici, la produzione e l'imbottigliamento del vino, un auditorium,
un museo, un punto vendita e un ristorante. Un
vero e proprio tempio della cultura enologica ma non solo, che porta il
verbo del buon vino ma anche della buona arte, grazie al museo incluso
nell'edificio, dove è esposta la collezione d'arte della famiglia, e al
progetto Antinori Art Project, che apre gli spazi della cantina alle opere di artisti emergenti internazionali.Cantina Antinori è parte del circuito Toscana Wine Architecture, che riunisce e promuove le cantine d’autore e di design presenti sul territorio.
ALTRE VISITE NEI DINTORNI:
IMPRUNETA e il COTTO:
Merita sicuramente una visita il paese di Impruneta che dista
peraltro solo 5 km dal Podere Greve. Molto bella la piazza principale
(sede tra l'altro di una antica festa dell'uva
che si tiene ogni fine settembre). Per gli appassionati
dell'artigianato meritano sicuramente un visita anche una delle tante
antiche fornaci dell'Impruneta
celebri per la produzione di terracotta (vasi, statue, piastrelle). La
stessa cupola del Duomo a Firenze e i tetti antichi della città sono
coperti da coppi e tegole prodotte presso queste splendide realtà locali
ormai purtroppo in via di estinzione..
PODERE GREVE - Per informazioni e prenotazioni: 3287449116 - info@poderegreve.bio